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Inversione

Una volta ottenute queste immagini estese si è proceduto all'inversione. Il procedimento non è stato immediato e si sono dovuti risolvere diversi problemi legati principalmente alla complicata struttura di BN. L'inversione diretta delle immagini relative a tale stella ha prodotto artefatti di tipo A ( [5]), ovvero immagini ``ghost'' multiple, spaziate di $K$, della stella brillante; essi possono apparire come immagini scure su sfondo chiaro o immagini brillanti su fondo scuro. Queste immagini multiple sono l'effetto residuo delle frequenze perse di cui si è parlato in precedenza (vedi l'equazione (2.6)). La loro presenza significa che il metodo di ricostruzione non fornisce un'interpolazione completa delle frequenze perse, cioè le componenti di Fourier dell'oggetto sconosciuto corrispondente a queste frequenze non vengono completamente ricostruite. Poiché le frequenze perse dipendono dalla distanza di chopping $K$, il modo più semplice per superare questo problema è di usare altre immagini con diversa distanza di chopping. Questo procedimento solleva la questione della combinazione di due (o più) immagini con differente ampiezza di chopping per evitare gli zeri nell'equazione (2.6) alle frequenze $\omega_{y,k}=\pm 2 \pi k/\Delta$. Il risultato ottenuto mediante questa tecnica è stato ancora modificato per eliminare dei bad pixel residui così  da migliorarne la cosmesi.

Figure: In questa immagine vediamo l'evoluzione della colonna di BN da chopped and nodded image a immagine ricostruita dopo la rimozione degli artefatti di tipo A introdotti dall'algoritmo di ricostruzione.
\begin{figure}\begin{center}
\epsfig{file=Figures/BNSteps_block.eps,width=8.cm}\end{center}
\end{figure}


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Anna Custo 2002-02-05