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Sviluppo imaging IR termico dallo spazio

Nel 2009 è previsto il lancio del nuovo telescopio spaziale (NGST) provvisto di uno specchio del diametro di 8 metri. La durata prevista per questa missione è di 5-10 anni e il costo complessivo si aggira sui 900 milioni di dollari. Il primo obiettivo dell'NGST è quello di osservare le prime stelle e galassie dell'Universo. Questo progetto intende dare una risposta ad alcune domande fondamentali che il NASA's Space Science program si pone da tempo: Qual'è la forma dell'Universo? Come evolvono le galassie? Come si formano e interagiscono le stelle e i sistemi planetari? Come è arrivato l'Universo all'attuale composizione elementare e chimica?

La risposta a molte di queste domande è legata a corpi celesti formatisi molto presto nella storia dell'Universo. Oggi tali oggetti emettono radiazioni verso il rosso e ciò significa che conviene osservarli nella porzione infrarossa dello spettro. L'NGST è in grado di leggere segnali tra $0.6 \mu m$ e $28 \mu m$ (con performance ottime tra $1 \mu m$ e $5 \mu m$) e può vedere oggetti quattrocento volte più deboli di quelli normalmente osservati dai grandi telescopi terrestri a infrarosso (come il Keck Observatory o il progetto Gemini) o dai telescopi spaziali a infrarosso della nostra generazione (ISO, NICMOS o SIRTF); in quanto a risoluzione spaziale è migliore di quella del HST (Hubble Space Telescope).

Le nostre conoscenze su come si sia formato l'Universo sono limitate alla sua struttura attuale e a come era nel ``recente'' passato (quando l'Universo aveva 10-15 miliardi di anni) e sono basate su osservazioni a tutte le lunghezze d'onda. Sappiamo inoltre com'era l'Universo quando era abbastanza giovane (meno di 1 milione di anni circa) basandoci sulle osservazioni delle microonde cosmiche del background e delle particelle fisiche ad alta energia. Il periodo intermedio compreso tra 1 milione e pochi miliardi di anni, non è mai stato osservato. È durante questo lasso di tempo che si sono formate le prime strutture che oggi vediamo, cioè complessi di stelle e galassie.

Per risolvere alcune delle domande citate in precedenza gli astronomi hanno studiato una serie di target da osservare durante la missione del NGST. Il programma è essenzialmente diviso in cinque aree tematiche:
1. Cosmologia e struttura dell'Universo
2. Origine ed evoluzione delle galassie
3. Storia della Via Lattea e dei suoi dintorni
4. Nascita ed evoluzione delle stelle
5. Origini ed evoluzione dei sistemi planetari.

Nelle seguenti immagini vediamo come appare l'NGST in fase di progettazione.

Figure: a) Immagine dell'NGST con la nebulosa di Orione come sfondo. b) L'NGST come apparirà nello spazio.
\psfig{file=Figures/NGST1.ps,width=5.cm}
a)
\psfig{file=Figures/NGST2.ps,width=4.cm}
b)

La figura seguente mostra il modello base su cui si basa la costruzione dell'NGST.

Figure: L'immagine mostra l'NGST; in questo modello è meglio distinguibile la struttura del telescopio stesso.
\begin{figure}\begin{center}
\psfig{file=Figures/NGST3.ps,width=5.cm}\end{center}\end{figure}


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Anna Custo 2002-02-05