Il cosiddetto spettro elettromagnetico è composto dai vari tipi di radiazioni elettromagnetiche e, precisamente, dai raggi Gamma, i raggi X, i raggi ultravioletti, i raggi visibili, i raggi infrarossi, le microonde, le onde radio. Partendo dai raggi gamma, fino ad arrivare alle onde radio, la lunghezza d'onda aumenta e la frequenza diminuisce; ad esempio, le onde infrarosse hanno lunghezza d'onda maggiore dei raggi visibili e minore delle microonde (oppure frequenza piu' bassa di quella dei raggi visibili e piu' alta delle microonde). Le radiazioni infrarosse costituiscono la cosiddetta radiazione termica.
Il sole non è il solo oggetto che produce energia; qualunque
oggetto la cui temperatura sia superiore a 0 emetterà energia.
La sfida degli scienziati fù di mostrare come l'emissione di
energia fosse legata alla temperatura dell'oggetto.
Se un oggetto è posto in un contenitore con pareti a temperatura uniforme, ci aspettiamo che l'oggetto raggiunga l'equilibrio termico con le pareti che lo circondano e che emetta energia così come le pareti del contenitore. Tale oggetto assorbe e irradia la stessa quantità di energia.
Sappiamo che una superficie nera assorbe tutte le radiazioni incidenti su di essa e deve irradiarle allo stesso modo se è in equilibro termico. La radiazione in equilibrio termico è detta radiazione del corpo nero: corrisponde, cioè, alla massima energia che un corpo può emettere.
Un corpo nero è un oggetto teorico (cioè emissività 1.0) che è contemporaneamente un perfetto assorbente ed emittente radiazioni.
Comunemente si definisce una sorgente di energia nell'infrarosso un
corpo nero quando la sua emissività si avvicina a 1.0
(di solito ) e un corpo grigio se è inferiore.
Un tipico diagramma del corpo nero è il seguente:
Il corpo umano ha una temperatura di circa 310 e irradia principalmente
nell'infrarosso. Se si fotografasse una persona con una macchina fotografica
sensibile a queste lunghezze d'onda, avremmo una foto ``termica'' del nostro
corpo.
L'assorbimento atmosferico di energia nell'infrarosso (di cui parleremo nuovamente in seguito) o l'uso di finestre ottiche e lenti possono far variare in modo anche significativo le misure effettuate. I detector ad infrarosso possono osservare oggetti nel buio che non sono percepibili in luce visibile; proprio per questo motivo vengono utilizzati largamente in astronomia poiché riescono ad individuare corpi stellari, apparentemente invisibili.