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Le immagini ottenute da queste osservazioni sono state accuratamente
vagliate e scremate di tutti i frame che non avevano per obiettivo oggetti
della nebulosa di Orione. Una volta selezionate quelle interessanti
le abbiamo analizzate singolarmente isolando alcuni problemi.
In §1.5 abbiamo dato una rapida panoramica di alcuni degli artefatti
più ricorrenti nel set di immagini usato; ora analizzeremo le
metodologie usate per eliminarli:
- cosmic ray: per rimuovere tutti i bad pixel
generati dal fenomeno dei raggi cosmici si è utilizzato un
apposito filtro (
sigma_filter
) incluso nella libreria
astronomica di IDL. Esso si basa sulla varianza del
noise: confrontando il valore di un pixel con quello
dei suoi limitrofi verifico che il suo valore non si discosti
troppo dagli altri valori (la soglia di variazione consentita
è quella della varianza) e se questo avviene sostituisco
tale pixel con la media di quelli che lo circondano.
- bad columns and rows: abbiamo eliminato tale problema
filtrando l'immagine con un filtro mediano (cioè che sostituisce
il valore dei pixel che superano il valore mediano con la mediana
stessa). Poiché questo tipo di artefatto affligge le righe
o le colonne (e a volte entrambe) dell'immagine, si è pensato
di scrivere apposite routine a seconda della porzione di frame
da pulire; la differenza tra tutti questi codici è semplicemente
una rotazione iniziale e finale dell'immagine.
Infatti, basta avere un algoritmo che elimina le bad columns
presenti nella sola metà superiore dell'immagine
e adattare l'input di conseguenza:
per esempio, se l'immagine ha sia bad columns che
bad rows, sarà sufficiente applicare l'algoritmo
quattro volte in modo che l'input di ogni passo sia l'output ottenuto
al passo precedente ruotato di novanta gradi.
- bad deep columns and rows: il procedimento usato per eliminare
questo problema prevede di sostituire alle linee ``cattive'' della
matrice immagine le stesse sommate al fattore di correzione calcolato nel modo
seguente: alla media di tutte le linee artefatte si sottrae
la media delle coppie di linee ``buone'' adiacenti
alle linee ``cattive'' di tutta l'immagine e infine si applica la
media robusta di tutti i vettori così ottenuti.
- bad channels: l'idea base dell'algoritmo denominato
cleanch
è quella di sostituire ai bad pixel che costituiscono
la ``scacchiera'' dei bad channels la media degli otto
pixel limitrofi. In alternativa alla media si può utilizzare
la media robusta e a volte la mediana a seconda del tipo di
distribuzione dell'artefatto.
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Anna Custo
2002-02-05