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Per creare un mosaico partendo da un set di dimensione variabile
di immagini fits
(tale è il formato dei
dati forniti dal UKIRT) è necessario seguire un tipo di procedura
invariante nello schema di base:
- Come prima cosa bisogna caricare i frame in una particolare
struttura dati utilizzata da MOSAIC,
raw_mosaic
(un array
di immagini di dimensione costante) (fig.3.6A).
- Successivamente si può procedere alla composizione
dei primi mosaici. I metodi a disposizione sono molteplici e li
analizzeremo in seguito (fig.3.6B).
- Una volta salvati i mosaici ottenuti in file fits
è necessario ruotarli di
in quanto normalmente
le immagini acquisite dal telescopio sono ruotate rispetto all'orientamento
standard. La prima fase di mosaico, quindi, compensa tale rotazione;
nel nostro caso, invece, si è già provveduto ad effettuare il ``raddrizzamento''
dei frame in modo da poterli analizzare e poterne eliminare gli artefatti
più agevolmente (fig.3.6C).
- A questo punto bisogna nuovamente caricare i dati sin qui
ottenuti (i mosaici parziali) in una differente struttura dati:
Math mosaic
. Su di essa è possibile effettuare operazioni
più sofisticate e procedere con ulteriori mosaici di dimensioni
maggiori. In questo caso le tecniche di mosaico sono analoghe a
quelle possibili su raw_mosaic
(che vedremo in seguito)
(fig.3.7).
- Infine occorre combinare i mosaici ottenuti: in linea
teorica è possibile saltare questo passo costruendo un unico
mosaico in un solo passo dai dati caricati in
Math mosaic
,
ma date le dimensioni dei dati da gestire è conveniente dividere
il procedimento in più passi incrementando di volta in volta la
dimensione dell'output fino a ottenere un unico mosaico finale
(fig.3.7).
Figure:
In A) vediamo il display delle immagini
originali fits e la finestra di dialogo di MOSAIC.
B) rappresenta un esempio di primo mosaico composto dalle tre
immagini contornate di bianco nell'immagine di sinistra, accanto
ad essa si può vedere la scala di colori utilizzata nel combinare
i frame posti nel mosaico. La tecnica di mosaico usata in questo
caso è ``mosaic by correlation'' che descriveremo più avanti.
Infine, in C) vediamo come il mosaico salvato sia stato
effettivamente ruotato.
 |
L'immagine seguente mostra una sequenza di iterazioni fatte
per produrre un unico mosaico finale. Partendo dalle immagini
originali
si arriva alla creazione di alcuni
piccoli mosaici e da questi ad altri di dimensioni maggiori
e così via.
Figure:
Alcune delle fasi cruciali nel
processo di creazione di un mosaico.
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Anna Custo
2002-02-05